Mese: Novembre 2024
Online il settimo episodio di Inclusioni
Accessing Ophelia
Il progetto intende investigare la rappresentazione della disabilità cognitiva in opere teatrali dal Cinquecento a oggi, dedicando particolare attenzione alla ricezione di alcuni personaggi shakespeariani femminili: in primo luogo Ofelia, ma anche la Figlia del carceriere nei Two Noble Kinsmen, Lady Macbeth e Cassandra. Storicamente, le donne sono state oggetto di discriminazione da parte della società maschilista; le donne con disabilità cognitive hanno vissuto un’ulteriore esclusione dall’accessibilità sociale e i loro comportamenti sono stati letti come performances interpretabili sulla base di uno scambio a doppio senso tra le arti e le scienze.
La nostra metodologia sarà interdisciplinare e si avvarrà degli studi sulla ricezione, dei disability studies, della storia della medicina europea e della semiotica del teatro. Saranno presi in esame testi e materiali afferenti alle culture di vari stati europei. Il progetto porterà all’organizzazione di giornate di studio/convegni e alla pubblicazione di un volume e di articoli scientifici, Inoltre, sulla base dell’esperienza maturata col sottoprogetto CEMP (Classical and Early Modern Paradoxes in England) del Progetto d’Eccellenza precedente, sarà creato un database digitale di testi che documentino interpretazioni rilevanti sulla disabilità cognitiva dei personaggi shakespeariani (dai critici settecenteschi ai neuroscienziati odierni), e inoltre di materiali iconografici, fonoincisioni storiche, il cinema muto, etc .
Referente: Emanuel Stelzer
Membri interni:
- Silvia Bigliazzi
- Petra Bjelica
- Felice Gambin
- Cristiano Ragni
- Roberta Zanoni
Membri esterni:
- Clark Lawlor (Northumbria University, Letteratura inglese e Storia della medicina)
- Sandra Pietrini (Università di Trento, Storia del teatro)
- Anne Sophie Refskou (Aarhus University, Letterature comparate)
- Martina Zamparo (Università di Udine, Letteratura inglese)
Azioni: WP 1.1, WP 1.3
Bibliografia:
Kiefer, Carol Solomon, ed. 2001. The Myth and Madness of Ophelia. Amherst: Mead Art Museum, Amherst College.
Peterson, Kaara L. & Deanne Williams, eds. 2012. The Afterlife of Ophelia. New York: Palgrave Macmillan.
Rhodes, Kimberly. 2016. Ophelia and Victorian Visual Culture: Representing Body Politics in the Nineteenth Century. Abingdon & New York: Routledge.
Showalter, Elaine. 1985. “Representing Ophelia: Women, Madness, and the Responsibilities of Feminist Criticism”. In Shakespeare and the Question of Theory, edited by Patricia Parker & Geoffrey Hartman, 77-94. New York and London: Methuen.
L’inclusione nella rappresentazione teatrale con “Teatro a Rotelle”
A partire dal confronto tra Disability studies – in particolare attraverso lo studio del Disability theatre – e Accessibility studies, e grazie anche all’emergere a livello globale di un’accezione ampia di inclusione, contraddistinta dalla valorizzazione di ogni forma di diversità, negli ultimi anni si è registrata un’attenzione particolare sul teatro e sulle arti performative, con la diffusione di concetti quali il “teatro inclusivo” (“inclusive theatre-making”, Di Giovanni 2021). Con questo termine si intende una prassi teatrale interamente accessibile che ha quindi tra i suoi principi fondanti la partecipazione di tutti a quante più fasi possibili, dalla creazione alla ricezione di uno spettacolo.
Presso il Dipartimento di Lingue è attiva la compagnia teatrale “Teatro a rotelle”, composta da attori con diverse forme di abilità e disabilità. La compagnia ha già prodotto video e spettacoli teatrali in cui ha sviluppato una prassi di teatro inclusivo che ha ricevuto numerosi premi e l’attenzione della critica (cfr. pubblicazione “Inclusive theatre-making on the stage: the case of Rebekka Kricheldorf’s Homo Empathicus (2014)” su Intralinea, 2022).
Nel quinquennio 2023-2028 la compagnia vorrebbe diventare un luogo di sperimentazione per un teatro inclusivo che, con l’aiuto della tecnica permetta la creazione di un’opera teatrale accessibile e inclusiva, per attori e pubblico. Per raggiungere questo obiettivo sarà sviluppata una collaborazione interdisciplinare fra registi, tecnici e teorici del teatro inclusivo.
2023-2024:
- Acquisizione e implementazione di software assistivi e supporti digitali;
- Mappatura e studio delle esperienze contemporanee di teatro inclusivo all’interno dei diversi contesti internazionali;
- Creazione di un festival del teatro inclusivo.
2025-2027:
- Produzione della prima opera inclusiva sia per gli attori che per il pubblico;
- Creazione di linee guida per un teatro inclusivo;
- Concettualizzazione del teatro inclusivo all’interno dei Disability studies.
Referenti: Manuel Boschiero e Massimo Salgaro
Membri interni:
- Sidia Fiorato
- Nicoletta Vicentini
- Jana Karšaiová
Membri esterni:
- Claudia Olivieri (Catania)
Azioni: WP 1.1, 1.2, 1.4
Bibliografia:
Kuppers, P (2001), Decontructing Images: Perfoming Disabilities. Contemporary Theatre Review, 11: 25-40.
Di Giovanni, E. (2022). Inclusive theatre-making: Participation, empowerment and well-being. inTRAlinea Special Issue: Inclusive Theatre: Translation, Accessibility and Beyond, Di Giovanni E., and Raffi F. (eds), https://www.intralinea.org/specials/article/2609
Di Giovanni, E. (2021). Oltre l’accessibilità. I teatri inclusivi. Lingue e linguaggi 43: 15−31.
Boschiero M. and Karšaiová, J., Salgaro, M., Vicentini, N. (2022), Inclusive theatre-making on the stage: The case of Rebekka Kricheldorf’s Homo Empathicus (2014). inTRAlinea Special Issue: Inclusive Theatre: Translation, Accessibility and Beyond, Di Giovanni E., and Raffi F. (eds), https://www.intralinea.org/specials/article/2593
Johnston, K. (2016) Disability Theatre and Modern Drama: Recasting Modernism. London: Bloomsbury Methuen Drama.
Includere la recensione online nello studio del valore letterario nell’era digitale
Fenomeni come il digital social reading, gli instapoets o la rating colture che si esprime nelle recensioni online pongono oggi una sfida alla tradizionale critica letteraria “da rivista”. Milioni di posts su piattaforme come Amazon o Goodreads alimentano questa vera e propria cultura della partecipazione, facendo da contrappeso alla critica professionale. Allo stesso tempo, instapoets di successo come Rupi Kaur disconoscono il ruolo di custodi della competenza critica dei “prestigiosi circoli letterari” e tentano di stabilire un rapporto diretto coi propri lettori. Diverse sono le posizioni dell’accademia riguardo questi nuovi fenomeni. In linea di massima, si può dire che la maggior parte degli studiosi o li ignora o addirittura li demonizza. Infatti, il fenomeno delle recensioni online non rappresenta soltanto una nuova modalità del recensire: esso va inteso come una vera e propria sfida alla critica tradizionale e alla distinzione fra critica professionale e amatoriale (Laienkritik).
Con questo progetto si punta a costruire un framework metodologico adeguato alla comprensione di questi cambiamenti nell’attuale sistema letterario. A tale scopo, il fenomeno delle recensioni online deve essere inquadrato nella storia e nella prassi dell’assegnazione di valore al testo letterario, la cosiddetta canonizzazione. In più, la teoria letteraria dovrà sostenere l’analisi di dati quantitativi e integrare i numeri nei propri modelli (o, in altri termini, sottoporre i propri costrutti a un processo di operazionalizzazione).
Il progetto si fonderà su un corpus di recensioni di libri pubblicate in riviste letterarie e in piattaforme online. L’analisi procederà combinando e integrando diversi metodi: (a) la ricerca teorica e stilistica della critica letteraria; (b) analisi sociopsicologica delle dinamiche che intervengono nelle pratiche di recensione; e (c) costruzione di modelli computazionali dei tratti che distinguono i due poli del corpus.
Il nostro progetto comporterà quindi l’integrazione di tre principali prospettive: letteraria, sociale e computazionale.
Referenti: Marco Rospocher e Massimo Salgaro
- Ainur Kakimova (dottoranda)
- Simone Rebora
- Gabriele Vezzani (dottorando)
Membri esterni:
- Francesca Frontini (CNR Pisa)
Azioni: WP 1.1; WP 1.3
Bibliografia:
Franzen, Johannes. 2021. ‘Everyone’s a critic : Rezensieren in Zeiten des ästhetischen Plebiszit’. In Unterstellte Leseschaften: Tagung, Kulturwissenschaftliches Institut Essen, 29. bis 30. September 2020. DuEPublico. https://doi.org/10.37189/duepublico/74186.
Hajibayova, Lala. 2019. ‘Investigation of Goodreads’ Reviews: Kakutanied, Deceived or Simply Honest?’ Journal of Documentation 75 (3): 612–26. https://doi.org/10.1108/JD-07-2018-0104.
Pianzola, Federico. 2021. Digital Social Reading. MIT Press. https://doi.org/10.1162/ba67f642.a0d97dee.
Rebora, Simone, Peter Boot, Federico Pianzola, Brigitte Gasser, J Berenike Herrmann, Maria Kraxenberger, Moniek M Kuijpers, et al. 2021. ‘Digital Humanities and Digital Social Reading’. Digital Scholarship in the Humanities 36 (Supplement_2): ii230–50. https://doi.org/10.1093/llc/fqab020.
«La culture n’est pas un privilège» : per un Archivio digitale del Teatro francese del Rinascimento (Digital Humanities Theatre)
Il progetto DHT, che si sviluppa parallelamente all’importante progetto del Gruppo di Studio sul Cinquecento Francese Théâtre français de la Renaissance ai progetti DUBI, DUBOE e Digital Pléiade, è fondato sui principi FAIR (Findable, Accessible, Interoperable and Reusable) e sull’esigenza di accessibilità dei testi del teatro francese del Rinascimento, spesso conservati in rare edizioni o manoscritti. Il progetto si focalizzerà sulle modalità di conservazione, valorizzazione e accessibilità del patrimonio teatrale francese del Cinquecento attraverso la digitalizzazione di edizioni e di documenti antichi.
Tra gli obiettivi principali vi è la costituzione di un archivio digitale, in collegamento funzionale con altri archivi o biblioteche (GLAM); la creazione di edizioni scientifiche digitali, che affiancheranno le edizioni cartacee della collana TFR; la trascrizione di documenti mediante l’impiego di strumenti digitali per il riconoscimento automatico dei caratteri (OCR); l’organizzazione di seminari di formazione, corsi dottorali, convegni riguardanti le tematiche del progetto. Il gruppo di ricerca prevede anche una forte ed intensa cooperazione con gruppi di ricerca internazionali e interdisciplinari sul teatro rinascimentale (Francia, Canada, USA) che si avvalgono delle Digital Humanities, fra cui MELPONUM, progetto ANR diretto da Nina Hugot, e la piattaforma di edizione di manoscritti e archivi digitali EMAN-Tragiques inventions, diretta da Anne-Réach-Ngô. EMAN ha creato una comunità scientifica d’interesse che è una novità nel paesaggio dei progetti digitali ed è divenuta una comunità di ricercatori, dottorandi, bibliotecari ed informatici.
Lo studio di questo cospicuo corpus teatrale, che include autori quali Antoine de Montchrestien, Jean de Virey, Jean Heudon, consentirà di mettere in luce gli intrecci tra culture e popoli diversi che dialogano ininterrottamente fra Cinque e Seicento, nonché di colmare un’importante lacuna nell’ambito della ricerca. Risultano infatti ancora poco sviluppati i progetti digitali esclusivamente dedicati al teatro francese del Rinascimento. In quest’ottica, l’archivio digitale fornirà edizioni digitali, documenti inediti e rari e svolgerà pienamente la funzione di accessibilità, conservazione e trasmissione del patrimonio culturale all’interno di una dimensione europea e internazionale.
Il progetto si colloca inoltre all’interno di una più ampia attività di ricerca del Gruppo di studio sul Cinquecento francese dedicata agli studi fontistici, genetici e intertestuali, con particolare riguardo all’elaborazione digitale di edizioni di testi rinascimentali francesi nel quadro della migrazione di modelli del mondo antico e dell’Italia del Rinascimento nella cultura francese ed europea. I testi presi in considerazione costituiscono una fondamentale testimonianza dell’episteme dell’epoca, fungendo da cerniera tra diffuse forme del discorso teatrale in generi e testi diversi e nell’ambito del pensiero rinascimentale. Il progetto ha come obiettivo finale la costituzione di un archivio digitale open access che contenga edizioni diplomatiche e digitali delle opere selezionate, corredate da apparati critici e note di commento, oltre che da materiale documentale correlato, a sua volta collegato a testi drammatici del Rinascimento.
Il progetto si propone di sviluppare tre assi di ricerca principali: letteraria, sociale e digitale.
Referente: Rosanna Gorris Camos (Professore ordinario)
Membri interni:
- Valeria Averoldi (RTT)
- Riccardo Benedettini (Professore associato)
- Giampaolo Caliari (Dottore di ricerca)
- Maria Grazia Dalai (Dottore di ricerca)
- Vera Gajiu (Dottore di ricerca)
- Luca Elfo Jaccond (Dottorando)
- Anderson Magalhães (Assegnista DHT)
- Paola Martinuzzi (Assegnista BVTTR)
Membri esterni
- Anna Bettoni (Padova, Professore ordinario)
- Emmanuel Buron (Parigi, Professore ordinario)
- Maurizio Busca (Vercelli PO, RTDB)
- Magda Campanini (Venezia, Professore associato)
- Concetta Cavallini (Bari, Professore ordinario)
- Dario Cecchetti (Torino, Professore ordinario)
- Patrizia De Capitani (Grenoble, Professore ordinario)
- Giovanna Devincenzo (Bari, Professore associato)
- Filippo Fassina (Vercelli PO, RTDB)
- Véronique Ferrer (Paris Nanterre, Professore ordinario)
- Louise Frappier (Ottawa, Professore associato)
- Mélanie Fruitier (Université Littoral Côte d’Opale, Professore a contratto)
- Nina Hugot (Metz, Professore associato)
- Michele Mastroianni (Vercelli PO, Professore ordinario)
- Michael Meere (Connecticut, Professore associato)
- Bruno Petey-Girard (Paris-Est Créteil, Professore ordinario)
- Laura Rescia (Torino, Professore ordinario)
- Sonia Solfrini (IR Genève Dottoranda)
- Daniele Speziari (Ferrara, Professore associato)
- Jean-Claude Ternaux (Avignone, Professore ordinario)
- Domitille Tirel-Coudert (Université de Bourgogne, Dottoranda)
Azioni: WP 1.1; WP 1.3
Bibliografia:
La collana «Théâtre français de la Renaissance» diretta da Rosanna Gorris Camos, Firenze, Olschki, 1986-2023, voll. I-XX : http://www.cinquecentofrancese.it/index.php/theatre-francais/storia-del-progetto-e-indice-dei-volumi.
Les Muses sacrées. Poésie et théâtre de la Réforme entre France et Italie, sous la direction de Véronique Ferrer et Rosanna Gorris Camos, Genève, Droz, 2016.
Le texte en scène. Littérature, théâtre et théâtralité à la Renaissance, sous la direction de Concetta Cavallini et Philippe Desan, Paris, Garnier, 2016.
La Tragédie sainte en France (1550-1610). Problématiques d’un genre, sous la direction de Michele Mastroianni, Paris, Garnier, 2018.
Dramaturgies vagabondes, migrations romanesques. Croisements entre théâtre et roman (XVIe-XVIIe siècles), sous la direction de Magda Campanini, Paris, Honoré Champion, 2018.
Michael MEERE, Onstage Violence in Sixteenth-Century French Tragedy. Performance, Ethics, Poetics, Oxford, Oxford University Press, 2021.