Si è svolto mercoledì 3 aprile il seminario “La colpa di essere donna: Ofelia fra riscritture e iconografia“, tenuto da Sandra Pietrini di Università di Trento nell’ambito del progetto “Accessing Ophelia“, sotto-progetto in ambito letterario di “Inclusive Humanities. Prospettive di sviluppo nella ricerca e nella didattica delle lingue e letterature straniere” (2023-2027).
L’iniziativa, organizzata dal Dott. Emanuel Stelzer del nostro dipartimento, ha approfondito la figura di Ofelia, uno dei principali personaggi femminili della tragedia Amleto di Shakespeare. Nel corso dei secoli Ofelia – nelle riscritture della tragedia e nell’iconografia – è stata assunta come emblema di una purezza virginale e incolpevole, di una femminilità lunare destinata a soccombere. Mediante un excursus storico teso ad individuare le caratteristiche assunte dal personaggio nelle varie epoche e contesti, si è cercato dunque di offrire un tassello che consenta di comprendere meglio l’atteggiamento di Shakespeare nei confronti delle donne, ma anche individuare il senso di alcuni tratti attribuiti a Ofelia nei secoli successivi, allorché la rielaborazione della sua figura, su cui si è spesso concentrato il pathos della tragedia, ha creato profonde risonanze nell’immaginario collettivo.