Da lunedì 4 a martedì 19 dicembre al Teatro Camploy (via Cantarane, 32 Verona) e all’Università di Verona si terrà la prima edizione di “Festivabìlia: il teatro delle abilità potenziali”, festival teatrale organizzato dalla compagnia dell’Ateneo scaligero Teatro a Rotelle in collaborazione col Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere – Università di Verona.
La prima edizione di Festivabìlia si svolge a ridosso della Giornata internazionale delle persone con disabilità, che ricorre il 3 dicembre, e propone spettacoli, incontri ed eventi per riflettere sul tema del corpo come strumento di comunicazione con l’altro: nel caso delle disabilità il corpo sfida i pregiudizi e impone un ripensamento concettuale, culturale e sociale.
Un primo incontro si è tenuto giovedì 23 novembre con la presentazione in anteprima di Festivabìlia in occasione della giornata di studi “Inclusion on stage. Esperienze di teatro inclusivo a confronto”.
- Ad aprire il festival il 4 dicembre alle 20.30 al Teatro Camploy sarà la compagnia Emit Flesti di Trento con lo spettacolo “Con voce nuova, l’inferno di Dante”.
- Si continua il 6 dicembre alle 16.30 nell’aula Smt.06 del Polo Santa Marta con “Fare musica in modo inclusivo. all-in rock: il concerto integrato raccontato dagli organizzatori”.
- L’11 dicembre alle 16 sempre alla Santa Marta “Self help, l’utopia dei matti – da invisibili a cittadini” presentazione del libro dello psichiatra Paolo Vanzini (Gabrielli Editore, 2022).
- Il festival continua mercoledì 13 dicembre al Teatro Camploy con lo spettacolo “Triangoli”, una rivisitazione contemporanea del Cyrano de Bergerac, portato in scena dal gruppo Teatro a rotelle dell’università di Verona.
- Il 18 dicembre alle 16 alla Santa Marta si terrà invece la presentazione “I Fiori Blu: musicateatro”, un percorso interdisciplinare di formazione musicale e teatrale a cura della regista Martina Palmieri.
- L’ultimo appuntamento sarà il 19 dicembre alle 20.30 al Camploy con il Gruppo Elettrogeno di Bologna con lo spettacolo Amuri.
Il festival, che ha il patrocinio del Comune di Verona e dell’Esu di Verona, si inserisce tra le attività del progetto di eccellenza “Inclusive Humanities” del dipartimento di Lingue e letterature straniere, che ha l’obiettivo di promuovere l’inclusione nella ricerca e nella didattica per eliminare le diversità sociali, culturali ed economiche sia all’interno che all’esterno dell’università.